Firenze, occupato il plesso Brunelleschi dell’università di lettere: “Garantire le riaperture”

Mobilitazione degli Studenti in lotta per il diritto allo studio con un pacchetto di richieste per il rettore e il senato accademico
Occupata da ieri l’università di lettere a Firenze al plesso Brunelleschi. La mobilitazione degli Studenti in lotta per il diritto allo studio è legata alla richiesta di riapertura delle sedi e all’attività regolare dopo l’emergenza coronavirus.
“Come Studenti in lotta per il diritto allo studio – si legge nelle motivazioni – è da ormai un anno che proviamo ad avere un confronto proficuo con le istituzioni universitarie affinché l’università possa riaprire in sicurezza per tutti. Nonostante le nostre mobilitazioni, e le tante, troppe promesse da parte del rettore ad oggi niente di significativo è stato fatto. Anche i due colloqui che abbiamo avuto col rettore stesso ed altri dirigenti universitari si sono dimostrati inutili, e le nostre rivendicazioni non sono state, alla luce dei fatti, prese neanche in esame. Nonostante il rettore si sia preso l’impegno, durante l’ultimo tavolo che abbiamo avuto, di riportare le nostre istanze all’interno del Coreco, il comitato regionale che ha competenza in merito alle riaperture delle università e che si è svolto mercoledì 28 aprile, nel senato accademico e nel cda di UniFi, del 29 e del 30 aprile, niente è cambiato“.
“Solo dopo un anno – prosegue la nota – ed in seguito alle pressioni da noi fatte dopo che abbiamo verificato le disponibilità in termini di immobili a disposizione dell’Unifi, e dunque di aule, ci hanno promesso che faranno un altro catasto per implementare spazi studio e aule per fare lezione. Ovviamente non hanno potuto fare altrimenti visto che è ampiamente provato che lo spazio c’è e anche le risorse, basti pensare che l’università chiuderà il bilancio di questo anno con un attivo di 16 milioni di euro. Intanto a noi continuano a far pagare le stesse tasse, nonostante alla prova dei fatti l’università sia stata chiusa. Tutto questo è intollerabile, questo catasto, al fine di controllare ed usare tutti gli spazi a disposizione andava fatto ad Aprile scorso, non adesso, e solo perché pungolati dalle mobilitazioni degli studenti, come ad esempio l’occupazione del rettorato che ci ha permesso di ottenere l’ennesimo tavolo in cui ci hanno riempito le orecchie di buoni propositi”.
“Riteniamo dunque che la misura sia colma – dicono – l’abbiamo detto e ripetuto più volte che se non aveste aperto voi l’università l’avrebbero fatto gli studenti stessi, e così è stato. Pertanto, in vista del senato accademico straordinario e del cda che si svolgeranno rispettivamente giovedì 13 e venerdì 14 abbiamo deciso di occupare la facoltà di lettere in Brunelleschi così da mandare un messaggio forte, tanto quanto la situazione lo richiede, affinché si mettano all’ordine del giorno le problematiche di noi studenti, senza più scuse o pretesti di sorta, e per esortarvi a decidere e decidere bene. Durante questi giorni non impediremo il regolare svolgimento di eventuali lezioni e il servizio bibliotecario, ma apriremo e metteremo a disposizione spazi inutilizzati, affinché gli studenti possano studiare in sicurezza o seguire iniziative di tipo culturale e politico. Nella gestione degli spazi ci occuperemo di sanificazioni e tracciamento di chi avrà accesso, perché riaprire in sicurezza si può”.
“Ciò che chiediamo, in estrema sintesi è riassunto in questi punti: un piano pubblico e dettagliato di come sarà il rientro ad ottobre, e questo sia in presenza per la totalità del corpo studentesco; la possibilità di dare gli esami in presenza sin dalla sessione di giugno/luglio; l’apertura in sicurezza di tutti gli spazi a disposizione di Unifi, da utilizzare come spazi studio, come postazioni per seguire lezioni a distanza e come aule dove poter fare lezione in presenza; la possibilità per tutti gli studenti di tutti i corsi di poter frequentare in presenza con protocolli certi al di là delle eventuali zone e fasce di rischio; l’estensione di una no tax area fino al tetto dei 30mila euro di fascia Isee già nella seconda rata di quest’anno accademico; la sospensione per questo anno accademico dei criteri di produttività e merito“.
Nella giornata di oggi l’università ha comunicato la chiusura del plesso Brunelleschi “per cause di forza maggiore”. Gli studenti occupanti hanno ribadito che gli spazi saranno fruibili da tutti coloro che hanno regolarmente prenotato e nel rispetto dele normative anti Covid.