Toscana zona rossa e scuole chiuse, la garante per l’infanzia e adoloscenza si rivolge al ministro dell’istruzione

Camilla Bianchi: "Dove ricorrano le dovute misure di sicurezza, consentire la riapertura dei servizi educativi dopo Pasqua"

Con la Toscana ricaduta in zona rossa, la garante toscana per l’infanzia e l’adolescenza, Camilla Bianchi, continua a ribadire la necessità di salvaguardare la scuola in presenza e dopo aver scritto al presidente della Regione Eugenio Giani e agli assessori alla sanità e all’istruzione Simone Bezzini e Alessandra Nardini, si rivolge al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. 

La richiesta è precisa: nel bilanciamento tra i diritti in gioco e nella valutazione dei rischi e dei benefici tra la didattica in presenza e quella a distanza, deve essere sostenuta una scelta che, ove ricorrano le dovute misure di sicurezza, consenta la riapertura dei servizi educativi e delle scuole di ogni ordine e grado subito dopo le vacanze pasquali, accompagnata da misure atte a ridurre il rischio di contagio e a favorire l’utilizzo di metodologie didattiche complementari a quelle in presenza in aula. E il richiamo della garante toscana non è isolato, è parte viva di un coro ad una voce unica: l’autorità garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, e i  Garanti regionali e delle province autonome che, dopo essersi riuniti in conferenza nazionale di garanzia hanno inoltrato formalmente la richiesta al ministro.

Da qui l’invito ad assicurare la didattica in presenza anche per tutte le secondarie di primo e secondo grado, a condizione siano reperibili e disponibili luoghi che consentano il rispetto delle misure di sicurezza. Nonché, nelle zone arancioni e rosse, l’invito a permettere agli studenti delle prime e seconde classi, sia delle medie che delle superiori, di poter seguire le lezioni in aula o almeno in forma integrata, a rotazione, con una parte della classe in presenza e un’altra a distanza.

“C’è l’urgenza di una tempestiva e capillare campagna vaccinale, per difendere la continuità didattica in presenza e garantire per tale via il diritto allo studio – spiega – come recitano la dichiarazione dei diritti umani dell’Onu e l’articolo 34 della nostra Costituzione”.

Accanto all’accelerazione della vaccinazione del personale scolastico, Bianchi ed i garanti chiedono ulteriori finanziamenti per pc destinati a studenti in difficoltà e connessioni nelle zone non ancora raggiunte. E guardando ai più deboli e svantaggiati aggiungono che: “sarebbe opportuno accompagnare la presenza in aula dei bambini con disabilità a quella di altri compagni, per favorire l’inclusione e la socialità, per vivere insieme la scuola e trasmettere saperi e conoscenze, organizzando magari lezioni in luoghi di aggregazione messi a disposizioni dal terzo settore, in particolare nelle periferie e per i minori in povertà economica ed educativa”.

E con uno sguardo verso la bella stagione, la garante pensa ad attività all’aperto, per favorire apprendimento e socialità, senza dimenticare il ruolo della famiglia, da valorizzare attraverso i patti di corresponsabilità educativa.

“Il disagio della scuola interroga ognuno di noi – sottolinea Bianchi – saluto con favore le dichiarazioni del premieri Mario Draghi, sulla riapertura in zona rossa, dopo le vacanze pasquali, dei nidi di infanzia, scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado limitatamente alla prima classe; è questa la strada da percorre”.

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