Banca Etruria, pm chiede la condanna per tre ex dirigenti per falso in prospetto

Secondo le accuse avrebbero compilato una informativa ritenuta ingannevole per i risparmiatori

Banca Etruria, chieste dal pm Julia Maggiore condanne a un anno e mezzo per l’ex presidente Giuseppe Fornasari e per l’ex direttore generale Luca Bronchi, e a un anno per David Canestri, ex responsabile del risk management.

Il procedimento è quello per falso in prospetto, uno dei filoni dell’inchiesta sul crac di Banca Etruria.

Le accuse, che hanno portato al processo davanti al tribunale di Arezzo, ruotano intorno alla comunicazione che Banca Etruria presentò alla Consob nel 2013 sul collocamento delle obbligazioni subordinate. Secondo la procura, sarebbe stato Luca Bronchi, su mandato dell’allora cda, a compilare il prospetto ritenuto ingannevole per i risparmiatori in concorso con Fornasari e Canestri.

Sull’informativa, secondo gli inquirenti,. non sarebbero state chiare le condizioni di crisi in cui la banca versava e non sarebbe stato specificato il grado di rischio delle obbligazioni subordinate. Fornasari e Bronchi sono già stati condannati in rito abbreviato nel processo principale su Banca Etruria a 5 anni di reclusione per il reato di bancarotta e per il presunto reato di ostacolo alla vigilanza di Bankitalia dalla Corte d’appello di Firenze a un anno e un mese, con pena sospesa, mentre Canestri è stato assolto.

L’udienza del processo per falso in prospetto è stata aggiornata al 6 aprile su richiesta dei difensori dei tre imputati. Sospesi, nel frattempo, i termini di prescrizione, che scadranno la prossima estate.

 

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