Sparò e uccise il ladro, niente processo per il gommista Fredy Pacini

Il gup del tribunale di Arezzo ha archiviato il caso. Plauso da Lega e Fratelli d'Italia

Sparò e uccise il ladro, niente processo per il gommista di Monte San Savino Fredy Pacini.

Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Arezzo, Fabio Lombardo, ha archiviato il caso sui fatti della notte del 28 novembre 2018 quando Pacini sparò e uccise il moldavo Vitalie Tonjoc Mircea, entrato per rubare nella sua officina con due colpi di pistola.

L’archiviazione per Pacini poggia sulla nuova legge introdotta quando Matteo Salvini era ministro dell’interno grazie al comma che recita “la punibilità è esclusa se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito nelle condizioni di cui all’articolo 61 primo comma 5 ovvero in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.

Il gommista dormiva nella ditta da tempo, perchè esasperato dai furti subiti in precedenza e, svegliato nella notte dai rumori, si alzò dal letto nella camera ricavata sul soppalco. Con la pistola regolarmente detenuta esplose cinque colpi verso l’ingresso dove i malviventi con il piccone avevano infranto la vetrata.

Pur qualificando l’azione come eccesso colposo, Pacini non è punibile, secondo il giudice, per “l’oggettivo turbamento” dovuto al fatto di essere solo, di notte, senza via di uscita, dinanzi a persone armate e senza che potessero intervenire le forze dell’ordine in tempo utile.

La procura di Arezzo, con il pm Andrea Claudiani prima e con il procuratore Roberto Rossi poi, aveva per due volte chiesto l’archiviazione facendo leva sulla vecchia legge con la “legittima difesa putativa” e anche riferendosi alla legge del 2019.

Sulla decisione non mancano i commenti politici: “Finalmente archiviato il caso di Fredy Pacini – dice il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni – il gommista che sparò a un ladro entrato di notte nella sua attività. Un anno fa lo incontrai per mostrargli tutta la mia solidarietà per quanto stava vivendo dopo essersi semplicemente difeso. Oggi, dopo un lungo calvario giudiziario, finalmente viene riconosciuta la sua innocenza. La difesa è sempre legittima”.

Per l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi: “Oggi si conclude nel migliore dei modi l’odissea giudiziaria di Fredy Pacini. Per noi la difesa è sempre legittima. Il caso di Fredy Pacini, che si era difeso nella sua officina, è stato finalmente archiviato. Sono felice. Quest’uomo e la sua famiglia hanno passato momenti terribili. Oggi può finalmente ricominciare a vivere la sua vita senza questa spada di Damocle sulla testa. Forza Fredy”.

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